Una definizione di crisi che non sia superstiziosa e che non chiami in causa astratte mitologie metafisiche può dirsi in questo modo: crisi è quel vuoto originato dalla sospensione delle vecchie regole che ormai non valgono più e dalla mancanza di nuove norme capaci di sostituirsi alle prime. Insomma, si tratta di un cortocircuito delle consuete abitudini, di un'azzeramento dei dispositivi pregressi attendendo inediti sistemi volti a rilevare quelli passati. Paolo Virno, uno dei più lucidi filosofi dei giorni nostri, sintetizza la definizione di crisi con la battuta 'non più... non ancora'. Assegnando un ruolo decisivo alla paroletta 'non', intercalare di ogni umana negazione, che nell'espressione di Virno stabilisce e mette in mostra quel vuoto legale che identifica lo spazio critico.
Gradito ospite della Scuola di quest'anno, al suo ritorno a Roccella dopo aver presenziato al taglio del nastro della prima edizione, è Pietro Barcellona. Pensatore militante, intellettuale di sinistra, professore all'Università di Catania. Ragionerà sulla crisi del mondo capitalista a partire dal suo ultimo libro La speranza contro la paura. Il timore passibile di trasformazione in ansia è quello a cui gli individui contemporanei sono soggetti, nel momento in cui si accorgono che il Liberismo ha i giorni contati...