All’ora di pranzo, durante il consueto spazio di conversazione gestito da Corrado Augias su Rai 3 (Le storie – Diario di un italiano), il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, risponde così a una liceale che gli chiede del ruolo dell’intellettuale oggi: «È chiamato alla ricostruzione». La puntata è dedicata a un libello di Seneca sull’esperienza del tempo, intitolato La brevità della vita (a cura di Carlo Carena, Torino, Einaudi 2013, pp. XVIII-102). Dionigi, fine latinista, ha chiarito che non si tratta dell’esplosione di un pessimismo cosmico, bensì dell’elogio della finitezza umana come imprescindibile condizione per una condotta densa, vissuta all’insegna delle nostre attitudini e predisposizioni storico-naturali, innanzitutto linguistiche e affettive. Insomma, una vita breve sì, ma intensa, comunque ricca di chance e durevole.