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Metropolis |
di GIACOMO PISANI
La recensione dell’amico Angelo
Nizza al mio Il gergo della postmodernità (Unicopli 2012, con prefazione di Augusto Illuminati) offre degli spunti interessanti per approfondire alcuni nodi cruciali del
testo.
E’ vero, richiamarsi ad un modo
di esistenza autentico, contrapposto a quello della postmodernità, comporta un
rischio. Quello di delineare un modello assoluto di esistenza, di società o
addirittura di natura umana, ipostatizzando il rapporto dialettico che collega
individuo e storia. Non posso negare, però, di aver cercato ad ogni costo di
evitare questa trappola.
L’appello all’autenticità (la 'Eigentlichkeit' heideggeriana) non vuole essere un richiamo ad un qualche modello determinato,
ma consiste nell’assunzione della storicità dei nostri modi di fare e di agire. È l’oblio della storicità a determinare l’assolutizzazione delle categorie
sociali ed economiche, impedendo qualsiasi rimodulazione dell’essente.