il direttore della Scuola, Giuseppe Cantarano |
I
lavori saranno inaugurati da Gianni
Vattimo dell’Università di Torino, filosofo la cui caratura valica i confini
nazionali, teorico di quel “pensiero debole” concepito come sistema da
contrapporre ai massicci paradigmi della modernità, dall’hegelismo al
marxisismo fino alla psicanalisi e allo strutturalismo. Durante la giornata
d’apertura sono previsti, inoltre, i saluti del direttore del Dipartimento di
Studi Umanistici dell’Ateneo di Arcavacata, Raffaele Perrelli.
Ugo Mattei |
Piero Bevilacqua |
Nei
due giorni di mezzo, il 25 e il 26, si entrerà nel merito dei beni comuni
grazie agli interventi di Ugo Mattei,
giurista dell’Università di Torino, e del catanzarese Piero Bevilacqua, fine saggista e professore di storia a La
Sapienza di Roma. Mattei, già vicepresidente della Commissione Rodotà per la
riforma dei beni pubblici e membro della Costituente per i beni comuni, oltre a
pronunciare il proprio intervento, guiderà le attività del seminario sul “sapere come bene
comune”, cui parteciperanno giovani studiosi italiani. Dai loro contributi sarà
tratto un libro a cura di Mallamo e Nizza: si tratterà del terzo volume
pubblicato da “Scholé” dopo “Polisofia”, uscito l’anno scorso, e “Ora et
labora” che è in corso di stampa.
Bruno Amoroso |
Chiuderà
la Scuola l’economista romano naturalizzato danese, Bruno Amoroso, studioso di fama mondiale, già allievo di Federico
Caffè, per trentacinque anni docente dell’Università di Roskilde, in Danimarca,
adesso professore presso l’ateneo vietnamita di Hanoi.
Questo quarto ciclo di luglio
arriva all’indomani della prima edizione della Scuola intitolata a Mario Alcaro,
l’ex direttore del Dipartimento di filosofia del polo dell’Unical morto lo
scorso dieci giugno. La rassegna si è svolta fra la fine di marzo e l’inizio di
maggio ed è stata l’occasione di unire le piazze e le scuole, con i filosofi
che hanno parlato sia ai liceali di Roccella e Locri, nel corso di incontri
mattutini, sia alla città, comprese le tappe di Placanica e di Caulonia, in una
serie di dibattiti pubblici pre-serali. Sono stati ospiti dell’associazione
“Scholé”, oltre a Cantarano, anche Teresa Serra ordinaria de La Sapienza e presidente
del Centro per la Filosofia Italiana, Aniello Montano dell’Università di
Salerno e Giuseppe Orsi e Aldo Tonini, entrambi membri del comitato esecutivo
dell'Istituto per gli Studi Filosofici.
La
realizzazione della Scuola “Mario Alcaro”, la cui programmazione annuale è
destinata a diventare un appuntamento fisso dell’agenda culturale del
comprensorio della Locride, è stata possibile grazie al gesto della famiglia
dello studioso del pensiero meridiano che ha voluto donare a “Scholé” l'intera
somma dello speciale riconoscimento conferito alla memoria dell’intellettuale
calabrese dalla giuria del “Premio Sila 49”.
Nei
prossimi giorni, su questo blog sarà reso noto il calendario dettagliato delle sessioni della Scuola estiva e
verrà pubblicato il bando, riservato agli studenti universitari e ai
dottorandi, utile per concorrere alle borse
di studio comprensive di vitto e alloggio per l’intera durata
dell’iniziativa.