Il titolo scimmiotta, forse in maniera troppa pigra, un concetto importante della storia del pensiero che è quello di general intellect del Marx dei Grundrisse. Tuttavia, quello che Howard Rheingold, l'inventore dell'espressione 'comunità virtuale', mette a punto nel suo nuovo libro (Perché la rete ci rende intelligenti, Milano, Cortina 2013, XIV-416) è il ruolo cruciale svolto dall'intelligenza digitale nell'epoca di Internet e dei social media. Meglio: l'obiettivo dell'autore statunitense è di redigere un prontuario per favorire la sopravvivenza e l'alfabetizzazione degli internauti.